Vendita dei beni confiscati alla mafia:il Consiglio dice no
Il Consiglio Comunale di Lari ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per dire no alla vendita dei beni confiscati alla mafia. Una proposta di modifica per la finanziaria 2010, approvata dal Senato il 13 novembre 2009, prevede infatti l’introduzione della possibilità di vendita dei beni confiscati alle mafie. Il Consiglio di Lari, sostenendo la richiesta dell’associazione Libera, di Avviso Pubblico e dei famigliari delle vittime delle mafie, chiede al Parlamento il ritiro dell’ emendamento che verrebbe a compromettere in maniera rilevante l’impianto legislativo di contrasto alla mafia che ha nella confisca dei beni e nel loro utilizzo a scopi sociali uno degli strumenti più efficaci di lotta alla criminalità organizzata.
E’ritenuto infatti elevato il rischio che in tutti i territori ad alta infiltrazione mafiosa la vendita di un bene confiscato significhi una nuova possibilità di acquisto da parte dei procedenti proprietari. Il Consiglio esprime quindi il proprio auspicio perché il Parlamento sappia trovare le modalità con cui sostenere e facilitare la trasformazione dei beni confiscati, come oggi, faticosamente, sta avvenendo grazie all’applicazione della legge 109/96, in segni tangibili di legalità e giustizia. Il documento approvato dal Consiglio sarà trasmesso al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
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