Care cittadine e cari cittadini del Comune di Lari…
Così iniziava il mio intervento sul primo numero di Larindiretta di questa Amministrazione, nel luglio del 2011. E così voglio iniziare questo ultimo intervento, per tirare le fila di questi 2 anni e mezzo di lavoro e di impegno istituzionale.
Sono stati anni difficili per tutto quello che sappiamo. Non abbiamo mai nascosto la situazione di crisi che ha colpito anche la Pubblica Amministrazione locale, con ripetuti tagli ai finanziamenti e vincoli pesanti alla spesa, nonostante i conti a posto. Tuttavia il nostro impegno non è mancato ed è stato sempre volto a cercare soluzioni, innovando quando era necessario, con coraggio e nella ferma convinzione che l’unico nostro obiettivo era il bene comune. Per questo abbiamo interpretato la crisi anche come un’opportunità per cambiare in meglio, per sperimentare altri modelli gestionali e di sviluppo, per impostare un dialogo nuovo tra amministrazione e cittadini, per costruire un nuovo rapporto con il tessuto produttivo. Per fare questo non abbiamo avuto paura di scontrarci con chi invece non vede nel cambiamento altro che qualcosa di negativo o con chi interpreta la crisi arroccandosi dietro a prerogative acquisite. Lo abbiamo fatto nella convinzione che di fronte ad una crisi così profonda ogni atteggiamento di chiusura e di difesa dell’ordine costituito potesse soltanto impedirci di leggere le vere occasioni di rilancio.
Abbiamo voluto agire per dimostrare che la politica non è solo malaffare o coltivazione di interessi personali, ma soprattutto servizio per la propria comunità. E questo ci ha richiesto un atteggiamento di ascolto attivo del territorio, dei cittadini, pensando che le richieste e le questioni che sono di volta in volta emerse potessero rappresentare un valido suggerimento per fare meglio, un invito a impegnarsi di più e a trovare soluzioni nuove. Abbiamo capito che anche se non potevamo fare grandi opere, dovevamo, questo sì, impegnarci perché proprio le piccole cose funzionassero bene.
Abbiamo scelto di stare dalla parte dei cittadini e abbiamo deciso che non sono utenti ma persone, ognuna con un nome e una storia e che, per quanto possibile, noi dovevamo dare anche risposte individuali. E abbiamo fatto una scelta di campo fin da subito: la Pubblica Amministrazione deve servire i cittadini e non viceversa. Per questo abbiamo colto ogni occasione per semplificare, per rendere più efficiente, per andare verso i cittadini.
Abbiamo fatto tutto il possibile. Ve lo assicuro. Il dettaglio dei risultati sta all’interno dell'ultimo numero di Larindiretta. Chiaramente in 2 anni e mezzo non era possibile realizzare l’intero programma di mandato, un programma pensato per 5 anni. Tuttavia crediamo di avere raggiunto obiettivi importanti.
Abbiamo tentato, con ogni azioni e con tutta la nostra attenzione, di dare un senso all’articolo 3 della Costituzione, che assegna ai pubblici poteri il compito di « rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ».
Se oggi siamo sereni è anche perché abbiamo risposto al bisogno di sobrietà che i cittadini, riducendoci del 10% le indennità e dimezzando le spese per le missioni. Abbiamo voluto, in questo modo, dare concretezza a quello che nel nostro programma voleva essere mettere la persona della azione amministrativa.
Abbiamo avuto a cuore la nostra comunità e volevamo poterle dare una vera opportunità di sviluppo e di crescita economica, e per questo non abbiamo avuto timore a rimetterci in gioco e a terminare prima il nostro mandato. Sta per nascere un nuovo Comune e con esso prenderà il via la vera sfida che abbiamo letto dietro alla opportunità data dalla fusione: creare una comunità più forte, coesa e solidale, una comunità più pronta a rispondere alle sfide della modernità.
Lasciamo il Comune di Lari con la serenità di aver lavorato per migliorare le condizioni di chi vive su questo territorio, cittadini o imprese che siano.
A tutti voi, donne, uomini, madri, padri, figlie, figli, nonne, nonni, colleghe e colleghi, amiche e amici, concittadine e concittadini, rivolgo a nome di tutta l’Amministrazione un caro augurio di Buone Feste e di un felice anno nuovo!
Mirko Terreni
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